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"PREGA
E LAVORA" è il celebre motto benedettino che trova nei monaci
apicoltori dell'Abbazia Benedettina di Santa Maria una mirabile
espressione. La Comunità Monastica di Finalpia dal 1930 nella cura
delle api sente di vivere un particolare aspetto dello spirito di San
Benedetto, che ha ricondotto l'uomo verso la natura; essa è un mezzo
non solo per ricavarne un sostentamento ma anche per scoprire Dio.
I
benedettini attraverso un'esperienza ultracinquantenaria hanno
accumulato una profonda conoscenza sulla vita delle api, dei prodotti
apistici e dei loro benefici. Dal miele alla propoli, dal polline alla
cera, dalla pappa reale alle punture delle api: tutto ciò serve ad
aiutare a debellare alcune malattie insidianti la vita dell'uomo.
Fu
nei lontani anni '30 (il monastero benedettino esisteva già da più di
quattrocento anni e il santuario mariano da forse seicento) che fra'
Benedetto decise di produrre un po' di miele per le necessità del
convento. Più di settant'anni sono passati da allora e il miele
dell'abbazia è apprezzatissimo da un'ampia fascia di estimatori. Così è
nata la cooperativa che raduna produttori liguri e piemontesi, il cui
presidente è padre Giovanni Amani.